L'Italia ha bisogno di una guida, il governo della destra ha fallito
18 settembre 2010
Pubblicato in: Attualità
Nonostante l'ampia maggioranza che gli italiani gli hanno concesso alle ultime elezioni politiche, oggi la destra è divisa, il governo è in crisi, impegnati unicamente a capriole parlamentari degne di un funambolo per raccattare i voti necessari per la propria sopravvivenza. Uno spettacolo indegno che questo Paese non merita, provato da una crisi economica e sociale pesantissima che lo sta lasciando senza fiato, alla quale si aggiunge una crisi morale profonda, provocata da quella cultura berlusconiana che in questi anni ha imperversato e impoverito il tessuto civile dell'Italia.
Siamo alla fine di un ciclo politico durato 16 anni, nel quale il Paese ha dilapidato pezzi significativi del proprio patrimonio: conoscenze e saperi, tessuto produttivo e competitività delle imprese, lavoro e diritti, giovani e donne.
Il nostro Paese continua a scivolare sempre più in basso. Il governo straparla da due anni di riforme, di sviluppo e di innovazione ma poi colpisce le Regioni e i Comuni, tagliando risorse e servizi al territorio, alle famiglie e alle scuole. Ci allontaniamo rapidamente dai Paesi più forti d'Europa e la crisi sta accelerando questa discesa.
Abbiamo bisogno di buona politica. Forte e consapevole, all'altezza della sfida per dare una nuova possibilità all'Italia. Un nuovo risveglio fuori dai cieli azzurri del berlusconismo.
Sostenere il lavoro e le imprese in un nuovo patto sociale, che unisca e non divida; insieme agli enti locali, per ricominciare ad investire; rilanciare la scuola pubblica, l'università e la ricerca; promuovere un'economia verde quale fattore di sviluppo e fonte di buona occupazione; realizzare una grande riforma fiscale che premi chi lavora e chi fa impresa rispetto a chi ha accumula patrimoni improduttivi e rendite finanziarie; sono questi i bisogni veri dell'Italia e di questo deve occuparsi la politica.
Per fare tutto questo e ridare speranza e fiducia all'Italia, serve un'alternativa reale di governo: un grande Partito Democratico in un nuovo Ulivo. Quanto sta accadendo in questi giorni rischia invece di allontanarci dalle nostre responsabilità. Abbiamo bisogno di un partito forte e unito. Che discute e si confronta, ma che poi sa scegliere e decidere. Non è il momento della divisione e della conta interna. Abbiamo svolto meno di un anno fa un lungo e partecipato congresso, chiamando ad esprimersi tutti gli iscritti e gli elettori del PD. Ora, con un governo al capolinea e un centrodestra lacerato, di fronte alle emergenze del Paese, serve una risposta unitaria e responsabile, che sia credibile agli occhi degli italiani.
Troppe volte in questi anni abbiamo dilaniato il nostro patrimonio di credibilità dividendoci e gettando nella confusione e nello sconforto i nostri iscritti e i nostri elettori. Le nostre divisioni hanno sempre favorito la destra. Non vogliamo rivedere questo film e non deve ripetersi quanto ci eravamo tutti insieme impegnati a non fare più.
Una classe dirigente la si misura nel momento della difficoltà e del bisogno: l'Italia è in difficoltà e ha bisogno di un PD forte e unito.
Il Partito Democratico dell'Emilia-Romagna è consapevole di tutto questo: anche noi abbiamo opinioni diverse su alcune questioni: le abbiamo discusse e misurate nel recente congresso e ancora lo facciamo nei nostri organismi dirigenti, come sa fare un partito democratico. Ma tutti insieme ci sentiamo investiti di una comune responsabilità verso il Paese. Per questo invitiamo ad interrompere una discussione autoreferenziale, fatta di conte, documenti interni, raccolte di firme, dichiarazioni e indiscrezioni a mezzo stampa.
Impegniamoci viceversa a costruire tutti insieme l'alternativa a questa destra che ha fallito, a rafforzare il PD e dar vita ad una nuova e solida alleanza riformista. Rimettiamoci ancora una volta al servizio del Paese, per un'Italia più forte e più giusta così come ha indicato puntualmente alla Festa Democratica di Torino il Segretario Nazionale Pier Luigi Bersani. Questo è il nostro compito.
Il documento è sottoscritto da: Stefano Bonaccini - Segretario Regionale PD
I Segretari Provinciali/territoriali PD Lino Gobbi - Segretario PD Rimini Marco Di Maio - Segretario PD Forlì Daniele Zoffoli - Segretario PD Cesena Alberto Pagani - Segretario PD Ravenna Paolo Calvano - Segretario PD Ferrara Fabrizio Castellari - Segretario PD Imola Raffaele Donini - Segretario PD Bologna Davide Baruffi - Segretario PD Modena Roberto Ferrari - Segretario PD Reggio Emilia Roberto Garbi - Segretario PD Parma Vittorio Silva - Segretario PD Piacenza
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